Hotel Croce Bianca - Omegna
Omegna by night
Hotel Croce Bianca
Il fiume Nigoglia
Isola San Giulio
Fuochi d'artificio a San Vito
Omegna dal lago

ORARI RISTORANTE

Al momento questi sono i nostri orari di apertura.

 

ORARIO DI OTTOBRE
     
   Pranzo Cena
Lunedì chiuso aperto 19.00-21.00
Martedì chiuso aperto 19.00-21.00
Mercoledì chiuso aperto 19.00-21.00
Giovedì chiuso aperto 19.00-21.00
Venerdì chiuso aperto 19.00-21.00
Sabato chiuso aperto 19.00-21.00
Domenica aperto 12.00-14.00 aperto 19.00-21.00

GODERSI IL LAGO

Le acque del Lago sono pulite e perfettamente balneabili: non potete mancare l'opportunità di fare un tuffo!

Per una nuotata veloce potete unirvi ai tanti omegnesi che usano la spiaggetta della vecchia canottieri, una passeggiata di nemmeno 250 metri sul lato sinistro del lago, appena prima dell'ospedale. E' una spiaggia "non ufficiale", lasciata a se stessa, senza sdraio o ombrelloni.

Se invece state cercando una posto un po' più confortevole, il Lido di Bagnella offre sdraio, ombrelloni, servizio bar, piscina... L'ingresso è a pagamento.  Il Lido si trova 1800 metri dall'Hotel, sulla sponda destra del Lago.  Appena prima e appena dopo il lido ci sono anche due spiagge libere dove ci si più recare anche con i cani. 

Infine, se cercate un posticino tranquillo, potete andare nella nostra "Rivetta".  E' un piccolo accesso al lago, riservato per i nostri ospiti, che si trova a 1800 metri sulla sponda sinistra del Lago.  Ci sono alcune sdraio disponibili e l'ombra è garantita dalle piante.  Qui  potete trovare le istruzioni per raggiungerla.

La nostra Rivetta

 

Enogastronomia

Agli appassionati del gusto e della buona tavola, il territorio del Lago Maggiore offre una ricca tradizione enogastronomica.

Ce n’è per tutti i gusti: dai formaggi degli alpeggi, dove mucche e capre pascolano all’aria aperta lungo ampie distese verdi, alla lavorazione e trasformazione delle carni in saporiti salumi per i palati più decisi, dall’ampia varietà di produzione di miele ai numerosi dolci tipici della cucina locale per i palati più morbidi.

Anche il vino non viene trascurato e si accompagna perfettamente alle diverse proposte culinarie di questo territorio, che dalle dolci colline del novarese, alle acque del Lago Maggiore spazia fino alle alte vallate dell’Ossola.

 

 Formaggi

 

Il territorio del Lago Maggiore e delle sue valli è rinomato per la produzione di formaggi d’alpeggio che ne contraddistingue la cultura gastronomica locale. Grazie alle sue valli fatte di grandi prati verdi e di ampi spazi per il pascolo degli animali, l’intero territorio vanta una lunga tradizione casearia d’eccellenza.

Tra i formaggi tipici vi sono l’Ossolano d’Alpe, formaggio vaccino dal gusto dolce e intenso, il rinomato Bettelmatt prodotto in soli 7 alpeggi delle Valli Antigorio e Formazza, la Toma del Mottarone, dal caratteristico color giallo paglierino e poi numerosi formaggi come il caprino e la ricotta. Questi formaggi vengono prodotti negli alpeggi di montagna o nelle latterie e caseifici a mezz’alpe: tra le strutture storiche della produzione casearia locale ricordiamo la Latteria Sociale Antigoriana a Crodo, in Valle Antigorio.

La cultura casearia si ritrova anche sulle sponde del Lago con la Formagella di Luino, formaggio a pasta semidura, realizzato con latte intero e crudo di capra.

Tra le eccellenze di questo territorio non si può non citare il Gorgonzola prodotto sia nell’area di Varese, sia nella città di Novara e nella zona collinare.

 

 Miele

 

Il miele prodotto nel territorio del Lago Maggiore e delle sue valli trova ottimo accompagnamento con il lardo, con i formaggi, con i dolci, ma anche abbinato a primi e a secondi piatti. È una delle tante specialità offerte dai produttori locali: una tradizione antica quella dell’apicoltura che ha radici nel Trecento, come testimoniano documenti e pergamene storiche.

Con la costituzione del “Consorzio Tutela e Garanzia Mieli del Verbano Cusio Ossola” e del "Consorzio Qualità Miele Varesino" la produzione e la qualità del miele è garantita, grazie alle più moderne tecniche di lavorazione coniugate all’antica esperienza. Il consorzio ha deciso di privilegiare i principali mieli ottenuti sul territorio.

La particolare conformazione geografica permette un’estensione della produzione dalle sponde del Lago Maggiore alle più alte quote montane. Grazie alle differenti fasce altimetriche e alla variegata vegetazione si producono sette diversi mieli con caratteristiche organolettiche pregiate: i mieli di castagno, robinia, tiglio, rododendro, il miele di melata, il millefiori e il millefiori di montagna. I mieli prodotti hanno quindi gusto e colore differenti, da giallo chiaro ad ambrato, dolce o leggermente amaro, derivati dalle varietà di fiori e piante bottinate dalle api.

 Salumi

 

La lavorazione e la trasformazione della carne in insaccati ha una tradizione antichissima in tutto il territorio del Lago Maggiore, dalle colline alle montagne. Oggi grazie alla sapiente maestria dei produttori, unita alla radicata tradizione della lavorazione degli insaccati, l’intero può annoverare numerosi prodotti tipici.

Ricchissima la produzione delle Valli dove primeggiano la mortadella Ossolana (presidio Slow Food), il Prosciutto e il violino di capra della Valle Vigezzo, il lardo alle erbe di Macugnaga o la rinomata carne secca. Nei taglieri delle merende nostrane non mancano salami, pancetta e bresaola. Spostandosi verso le colline del novarese carni suine di prima scelta vengono lavorate per offrire ai buongustai noti insaccati come il Salam della Duja e il Fidighin Pat.

Questi deliziosi salumi ben si sposano con i corposi vini rossi come il Ghemme Docg e il Nebbiolo delle colline novaresi, il Prunent e il Nouv Bruschett delle valli ossolane o i vini di Angera.

 Riso

 

L'intero territorio di Novara ritrova nel riso la più tradizionale delle sue coltivazioni: da oltre 500 anni questo prodotto ha caratterizzato l'economia agricola e il paesaggio di Novara. L'offerta è ricchissima e spazia dai classici e conosciuti risi Arborio, Roma, Sant'Andrea alle tipologie Baldo, Balilla, Vialone Nano, Ribe e Venere, meglio noto quest'ultimo come riso nero.

La più classica delle ricette novaresi a base di riso è sicuramente la Paniscia, un gustoso e nutriente piatto condito con un battuto di lardo, cipolla, salame della duja e cotto in un brodo preparato, secondo le stagioni, con fagioli, carote, sedano, porri, verze e pomodori. Il nome "paniscia" deriverebbe dal fatto che in origine al posto del riso si usava il panìco, cereale di scarso pregio simile al miglio.

Un tempo la "paniscia" era il piatto superlativo, una prelibatezza delle festività e delle grandi occasioni; oggi è invece possibile gustarla nei numerosi ristoranti, agriturismi e trattorie delle colline novaresi accompagnata da un buon bicchiere di vino piemontese.

 Vini

 

Per gli appassionati del gusto non potevano mancare, nella ricca tradizione enogastronomica del Lago Maggiore, vini corposi e profumati da abbinare alle diverse proposte culinarie di questo territorio che spazia dalle dolci colline alle acque del Lago fino alle alte vallate.

L’offerta è davvero ricca e variegata. Primeggiano certamente i vini delle colline novaresi, come il Ghemme Docg e il Nebbiolo Doc o ancora come la Barbera o la Vespolina Doc.

Le Valli dell’Ossola, con i propri vigneti terrazzati, offrono vini che esprimono i sapori della montagna come il Prünent (che ha celebrato i 700 anni di storia), il Neuv Bruschett e il Cà d’Matè, l'Ossolanum, il Tarlap e il Balòss che hanno ricevuto il riconoscimento della D.O.C alla fine del 2009.

Sulle sponde del Lago è invece possibile deliziare il proprio palato con i vini di Angera.

 Dolci e biscotti

 

Sono numerosi i dolci tipici della cucina locale di questo vasto territorio che unisce realtà territoriali diverse come il lago, la collina e le montagne. Nelle diverse botteghe, nei negozi di prodotti tipici o nelle pasticcerie tradizionali è possibile gustare o acquistare le prelibatezze della tradizione.

Nelle valli dell’Ossola, e in particolare in Val Vigezzo, non si può non fare tappa in una delle panetterie di paese che vendono il Crescenzin, una pagnotta rotonda di pane di segale arricchita con noci, fichi e uvetta.

Scendendo verso il Lago Maggiore troviamo a Mergozzo le squisite Fugascine, dal marcato sapore dolce, a Stresa le Margheritine, biscotti prodotti in onore della regina Margherita di Savoia e a Verbania le Intresine, biscotti al burro cosparsi di mandorle e nocciole.

Spostandosi a Novara e sulle colline è d’obbligo gustare il Pane di San Gaudenzio e i tradizionali Biscotti di Novara, preparati con farina di frumento, zucchero e uova fresche. A Varese da non perdere il “Dolce di Varese”, un tronchetto soffice e leggero preparato con farina di mais.

L'Ossola e le sue Valli

Non solo lago ma  anche Valli e Montage...

 

 La Val d'Ossola

La Val d’Ossola è un’ampia valle alpina, situata a nord del Piemonte e al confine con la Svizzera, composta da sette valli: Valli Vigezzo, Anzasca, Formazza, Bognanco, Divedro, Antigorio e Antrona. Al centro è racchiusa la piana dell’Ossola con i suoi caratteristici centri storici.

Il nucleo fisico e amministrativo dell’Ossola Centrale, sua “capitale civile”, è Domodossola, terra di transito per il passo del Sempione e per i valichi alpini della Formazza. Forte della sua vocazione di città di frontiera, Domodossola ha saputo negli anni confermarsi come moderna cittadina pur conservando le sue caratteristiche di borgo medievale. Sul colle Mattarella che sovrasta la cittadina si trova il Sacro Monte Calvario, inserito dall’Unesco a partire dal 2003 tra i Patrimoni dell’Umanità.

Domodossola, da sempre importante punto di riferimento per le sette valli ossolane circostanti (Anzasca, Antrona, Bognanco, Antigorio, Divedro, Formazza, Vigezzo), si caratterizza come borgo di frontiera e come importante snodo ferroviario tra l'Italia e la Svizzera.

La sua lunga carriera di terra di passaggio iniziò nel 1805 con la costruzione della strada napoleonica del Sempione, a cui un secolo dopo seguì la costruzione del traforo. 

Il borgo di origine medievale ha mantenuto intatta la caratteristica piazza Mercato: disposta a forma di trapezio e circondata da eleganti edifici signorili ornati da loggette e balconi, la piazza ospita uno dei teatri culturalmente più vivaci del VCO, il Teatro Galletti. Di particolare interesse storico è anche via Briona, che ci regala la omonima torre risalente al 1300. Trecentesco è anche il rinascimentale Palazzo Silva, sede museale di reperti etruschi e romani e frammenti di mummie egiziane. Nella parte esterna del palazzo, meritano attenzione le diverse incorniciature interamente realizzate con il marmo di Crevoladossola.

 Vogogna


L'antico borgo di Vogogna, di origine medievale, è situato nel cuore dell'Ossola, a pochi chilometri dal Lago Maggiore, dal Lago d'Orta e dalla Svizzera. Entrato a far parte del Parco Nazionale della Val Grande, è ricco di tradizioni, di cultura e di storia.

La sua posizione strategica ha fatto sì che Vogogna fosse eletta nel XIV sec. da Giovanni Visconti, Vescovo e Signore di Milano, capitale dell'Ossola Inferiore, centro della vita politica e amministrativa della regione, contrapposta a Domodossola, capitale dell'Ossola Superiore.

Il borgo è dominato dall'imponente Castello Visconteo; progettato nel XIV sec. con funzioni difensive e militari, venne poi utilizzato, nella fine del Settecento, come prigione. Ad oggi il Castello, le sue corti e il giardino esterno ospitano frequenti mostre e manifestazioni legate alla storia del Medioevo, nonchè un Centro Multimediale di carattere nazionale. Sovrasta il Castello l'antica Rocca, un tempo fortezza dalle funzioni difensive e strategiche.

Di notevole interesse il Palazzo Pretorio, che sorge nel centro storico di Vogogna. Ispirato al modello architettonico del "broletto" lombardo, è caratterizzato da una serie di archi acuti che poggiano su tozze colonne. Ancora visibili i frammenti delle antiche decorazioni pittoriche, tra cui spicca lo Stemma Visconteo della facciata.

 Valle Vigezzo

 

La Valle Vigezzo è situata nell’estremo lembo nord-orientale del Piemonte tra le Valli Antigorio e Formazza e la Val Cannobina. Aperta verso la Svizzera, la valle è percorsa dalla Vigezzina, la storica ferrovia che unisce le due nazioni attraverso un percorso di 55 chilometri tra gallerie, strapiombi e suggestivi paesaggi.

Caratterizzata da ampi spazi e abitata, su entrambi i versanti la Valle Vigezzo ha inizio a Masera e attraverso sette comuni si sviluppa fino al confine elvetico. Centri principali della vallata sono Druogno e Santa Maria Maggiore, apprezzate località turistiche in cui arte, cultura e natura si fondono in modo armonioso.

Il borgo storico di Santa Maria Maggiore, in Val Vigezzo, si colloca a 816 mt di altitudine; in passato capoluogo della così detta "Valle dei pittori", oggi è centro turistico in grado di offrire numerose opportunità di svago e di relax.

In inverno, gli amanti dello sci di fondo posso godere di una bellissima pista che unisce Malesco, Santa Maria Maggiore e Druogno attraverso boschi, radure e pinete innevate, mentre in primavera e in estate il borgo è meta ideale per escursioni e tranquille passeggiate.

Santa Maria Maggiore è sede di due importanti musei: il Museo dello Spazzacamino e la Scuola di Belle Arti "Rossetti Valentini". Il Museo dello Spazzacamino, sito nel parco della splendida Villa Antonia, rappresenta, con i suoi cimeli, immagini e pubblicazioni, una curiosa e affascinante testimonianza di quello che per secoli è stato il mestiere maggiormente praticato dagli emigranti locali e che viene celebrato, nel paese di Santa Maria Maggiore ogni anno a settembre, con il Raduno Internazionale dello Spazzacamino. La Scuola Museo, fondata nel 1868 da Gian Maria Rossetti Valentini, ospita una vasta pinacoteca, al cui interno è possibile ammirare le opere dei più importanti artisti vigezzini.

 Il trenino delle centovalli

 

L’intera Valle Vigezzo è attraversato dallo storico trenino blu (meglio conosciuto in Italia come Trenino blu della Vigezzina e in Svizzera come Trenino delle Centovalli), linea ferroviaria che collega la città di Domodossola con la cittadina svizzera di Locarno. Questa linea ferroviaria nacque nei primi del Novacento dal desiderio degli abitanti della valle di avere una propria ferrovia come completamento della linea del Sempione, emblema del progresso portato dal nuovo secolo.

Ferrovia alpina per eccellenza la Vigezzina attraversa paesaggi suggestivi dominati da boschi, montagne selvagge, corsi d’acqua e cascate lungo un percorso di 52 chilometri, formato da 83 ponti e 31 gallerie. Completamente immerso nella natura questo tracciato, tra Italia e Svizzera, offre ai passeggeri la possibilità di osservare da vicino panorami mozzafiato. Superata la Valle Vigezzo il Trenino blu attraversa il suggestivo territorio svizzero delle Centovalli tra boschi di faggio, corsi d'acqua e montagne dai fianchi frastagliati alla volta di Locarno.

Per coloro che desiderano osservare gli splendidi paesaggi di questo territorio segnaliamo il "Lago Maggiore Express", una proposta di viaggio che permette di percorrere in giornata, dapprima l'intero Lago Maggiore da Stresa a Locarno mediante il battello, e poi la Valle Vigezzo e le Centovalli attraverso il panoramico trenino blu.

 Macugnaga


Macugnaga è una splendida località alpina collocata al termine della Valle Anzasca, ai piedi dell'imponente parete est del Monte Rosa.

Fu fondata nel XIII sec. dai Walser, popolo di origine alemanna proveniente dall'elvetico Canton Vallese, insediatosi nei solchi vallivi del Monte Rosa, in Val Formazza, nella Valle del Sempione e in Val d'Aosta. Qui il così detto "Popolo delle Alpi" seppe sfruttare al meglio quanto offerto dagli alpeggi di alta montagna, affinando caparbiamente la sua eccezionale capacità di adattamento ai rigori e alle difficoltà dell'ambiente e dando origine alle sue caratteristiche comunità.

Cultura e tradizioni walser caratterizzano ancora oggi Macugnaga: l'architettura tipica delle sue abitazioni, i tradizionali costumi indossati dalle donne del paese per le occasioni spaciali, come la Fiera di San Bernardo, e ancora la lingua Titsch parlata dagli anziani del paese o il tipico "Dorf", piccolo nucleo abitativo del 1200.

Macugnaga è oggi moderno centro turistico, adatto sia per i soggiorni invernali che per quelli estivi. In inverno 35 km di piste, due anelli di fondo, uno snowpark e numerosi tracciati per le ciaspole offrono numerose opporunità agli amanti della neve. Durante l'estate sono invece molteplici le occasioni per passeggiare tra i bosci, fare escursioni alla scoperta degli alpeggi e dell'Oasi Faunistica e praticare alpinismo di alto livello sulle cime del Monte Rosa.

 La Cascata del Toce

 

La Cascata del Toce, situata a quota 1675 metri, è considerata una delle più spettacolari delle Alpi.

Alimentata dal fiume Toce - che si forma nella piana di Riale dalla confluenza dei torrenti Hosand, Gries e Rhoni - la cascata rappresenta da sempre una meta turistica privilegiata, ed è stata apprezzata negli anni da visitatori illustri come Richard Wagner, Gabriele D'Annunzio, la Regina Margherita, il Re Vittorio Emanuele III e Giosuè Carducci.

Allo spettacolo offerto dalle Cascate del Toce, uno dei più belli d’Italia, assistono ogni anno migliaia di turisti e valligiani, attirati dal suggestivo panorama delle Alpi Lepontine.

La cascata è aperta fino al 18 settembre con i seguenti orari:
dal lunedì al sabato: dalle 11.30 alle 13.30
domenica: dalle 10.00 alle 16.00

Durante il mese di agosto, in alcuni giorni speciali, la cascata è aperta con orario prolungato.

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