La Val d'Ossola

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La Val d’Ossola è un’ampia valle alpina, situata a nord del Piemonte e al confine con la Svizzera, composta da sette valli: Valli Vigezzo, Anzasca, Formazza, Bognanco, Divedro, Antigorio e Antrona. Al centro è racchiusa la piana dell’Ossola con i suoi caratteristici centri storici.
Il nucleo fisico e amministrativo dell’Ossola Centrale, sua “capitale civile”, è Domodossola, terra di transito per il passo del Sempione e per i valichi alpini della Formazza. Forte della sua vocazione di città di frontiera, Domodossola ha saputo negli anni confermarsi come moderna cittadina pur conservando le sue caratteristiche di borgo medievale. Sul colle Mattarella che sovrasta la cittadina si trova il Sacro Monte Calvario, inserito dall’Unesco a partire dal 2003 tra i Patrimoni dell’Umanità.
Domodossola, da sempre importante punto di riferimento per le sette valli ossolane circostanti (Anzasca, Antrona, Bognanco, Antigorio, Divedro, Formazza, Vigezzo), si caratterizza come borgo di frontiera e come importante snodo ferroviario tra l'Italia e la Svizzera.
La sua lunga carriera di terra di passaggio iniziò nel 1805 con la costruzione della strada napoleonica del Sempione, a cui un secolo dopo seguì la costruzione del traforo.
Il borgo di origine medievale ha mantenuto intatta la caratteristica piazza Mercato: disposta a forma di trapezio e circondata da eleganti edifici signorili ornati da loggette e balconi, la piazza ospita uno dei teatri culturalmente più vivaci del VCO, il Teatro Galletti. Di particolare interesse storico è anche via Briona, che ci regala la omonima torre risalente al 1300. Trecentesco è anche il rinascimentale Palazzo Silva, sede museale di reperti etruschi e romani e frammenti di mummie egiziane. Nella parte esterna del palazzo, meritano attenzione le diverse incorniciature interamente realizzate con il marmo di Crevoladossola.
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Vogogna

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L'antico borgo di Vogogna, di origine medievale, è situato nel cuore dell'Ossola, a pochi chilometri dal Lago Maggiore, dal Lago d'Orta e dalla Svizzera. Entrato a far parte del Parco Nazionale della Val Grande, è ricco di tradizioni, di cultura e di storia.
La sua posizione strategica ha fatto sì che Vogogna fosse eletta nel XIV sec. da Giovanni Visconti, Vescovo e Signore di Milano, capitale dell'Ossola Inferiore, centro della vita politica e amministrativa della regione, contrapposta a Domodossola, capitale dell'Ossola Superiore.
Il borgo è dominato dall'imponente Castello Visconteo; progettato nel XIV sec. con funzioni difensive e militari, venne poi utilizzato, nella fine del Settecento, come prigione. Ad oggi il Castello, le sue corti e il giardino esterno ospitano frequenti mostre e manifestazioni legate alla storia del Medioevo, nonchè un Centro Multimediale di carattere nazionale. Sovrasta il Castello l'antica Rocca, un tempo fortezza dalle funzioni difensive e strategiche.
Di notevole interesse il Palazzo Pretorio, che sorge nel centro storico di Vogogna. Ispirato al modello architettonico del "broletto" lombardo, è caratterizzato da una serie di archi acuti che poggiano su tozze colonne. Ancora visibili i frammenti delle antiche decorazioni pittoriche, tra cui spicca lo Stemma Visconteo della facciata.
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Valle Vigezzo

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La Valle Vigezzo è situata nell’estremo lembo nord-orientale del Piemonte tra le Valli Antigorio e Formazza e la Val Cannobina. Aperta verso la Svizzera, la valle è percorsa dalla Vigezzina, la storica ferrovia che unisce le due nazioni attraverso un percorso di 55 chilometri tra gallerie, strapiombi e suggestivi paesaggi.
Caratterizzata da ampi spazi e abitata, su entrambi i versanti la Valle Vigezzo ha inizio a Masera e attraverso sette comuni si sviluppa fino al confine elvetico. Centri principali della vallata sono Druogno e Santa Maria Maggiore, apprezzate località turistiche in cui arte, cultura e natura si fondono in modo armonioso.
Il borgo storico di Santa Maria Maggiore, in Val Vigezzo, si colloca a 816 mt di altitudine; in passato capoluogo della così detta "Valle dei pittori", oggi è centro turistico in grado di offrire numerose opportunità di svago e di relax.
In inverno, gli amanti dello sci di fondo posso godere di una bellissima pista che unisce Malesco, Santa Maria Maggiore e Druogno attraverso boschi, radure e pinete innevate, mentre in primavera e in estate il borgo è meta ideale per escursioni e tranquille passeggiate.
Santa Maria Maggiore è sede di due importanti musei: il Museo dello Spazzacamino e la Scuola di Belle Arti "Rossetti Valentini". Il Museo dello Spazzacamino, sito nel parco della splendida Villa Antonia, rappresenta, con i suoi cimeli, immagini e pubblicazioni, una curiosa e affascinante testimonianza di quello che per secoli è stato il mestiere maggiormente praticato dagli emigranti locali e che viene celebrato, nel paese di Santa Maria Maggiore ogni anno a settembre, con il Raduno Internazionale dello Spazzacamino. La Scuola Museo, fondata nel 1868 da Gian Maria Rossetti Valentini, ospita una vasta pinacoteca, al cui interno è possibile ammirare le opere dei più importanti artisti vigezzini.
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Il trenino delle centovalli

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L’intera Valle Vigezzo è attraversato dallo storico trenino blu (meglio conosciuto in Italia come Trenino blu della Vigezzina e in Svizzera come Trenino delle Centovalli), linea ferroviaria che collega la città di Domodossola con la cittadina svizzera di Locarno. Questa linea ferroviaria nacque nei primi del Novacento dal desiderio degli abitanti della valle di avere una propria ferrovia come completamento della linea del Sempione, emblema del progresso portato dal nuovo secolo.
Ferrovia alpina per eccellenza la Vigezzina attraversa paesaggi suggestivi dominati da boschi, montagne selvagge, corsi d’acqua e cascate lungo un percorso di 52 chilometri, formato da 83 ponti e 31 gallerie. Completamente immerso nella natura questo tracciato, tra Italia e Svizzera, offre ai passeggeri la possibilità di osservare da vicino panorami mozzafiato. Superata la Valle Vigezzo il Trenino blu attraversa il suggestivo territorio svizzero delle Centovalli tra boschi di faggio, corsi d'acqua e montagne dai fianchi frastagliati alla volta di Locarno.
Per coloro che desiderano osservare gli splendidi paesaggi di questo territorio segnaliamo il "Lago Maggiore Express", una proposta di viaggio che permette di percorrere in giornata, dapprima l'intero Lago Maggiore da Stresa a Locarno mediante il battello, e poi la Valle Vigezzo e le Centovalli attraverso il panoramico trenino blu.
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Macugnaga

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Macugnaga è una splendida località alpina collocata al termine della Valle Anzasca, ai piedi dell'imponente parete est del Monte Rosa.
Fu fondata nel XIII sec. dai Walser, popolo di origine alemanna proveniente dall'elvetico Canton Vallese, insediatosi nei solchi vallivi del Monte Rosa, in Val Formazza, nella Valle del Sempione e in Val d'Aosta. Qui il così detto "Popolo delle Alpi" seppe sfruttare al meglio quanto offerto dagli alpeggi di alta montagna, affinando caparbiamente la sua eccezionale capacità di adattamento ai rigori e alle difficoltà dell'ambiente e dando origine alle sue caratteristiche comunità.
Cultura e tradizioni walser caratterizzano ancora oggi Macugnaga: l'architettura tipica delle sue abitazioni, i tradizionali costumi indossati dalle donne del paese per le occasioni spaciali, come la Fiera di San Bernardo, e ancora la lingua Titsch parlata dagli anziani del paese o il tipico "Dorf", piccolo nucleo abitativo del 1200.
Macugnaga è oggi moderno centro turistico, adatto sia per i soggiorni invernali che per quelli estivi. In inverno 35 km di piste, due anelli di fondo, uno snowpark e numerosi tracciati per le ciaspole offrono numerose opporunità agli amanti della neve. Durante l'estate sono invece molteplici le occasioni per passeggiare tra i bosci, fare escursioni alla scoperta degli alpeggi e dell'Oasi Faunistica e praticare alpinismo di alto livello sulle cime del Monte Rosa.
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La Cascata del Toce

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La Cascata del Toce, situata a quota 1675 metri, è considerata una delle più spettacolari delle Alpi.
Alimentata dal fiume Toce - che si forma nella piana di Riale dalla confluenza dei torrenti Hosand, Gries e Rhoni - la cascata rappresenta da sempre una meta turistica privilegiata, ed è stata apprezzata negli anni da visitatori illustri come Richard Wagner, Gabriele D'Annunzio, la Regina Margherita, il Re Vittorio Emanuele III e Giosuè Carducci.
Allo spettacolo offerto dalle Cascate del Toce, uno dei più belli d’Italia, assistono ogni anno migliaia di turisti e valligiani, attirati dal suggestivo panorama delle Alpi Lepontine.
La cascata è aperta fino al 18 settembre con i seguenti orari: dal lunedì al sabato: dalle 11.30 alle 13.30 domenica: dalle 10.00 alle 16.00
Durante il mese di agosto, in alcuni giorni speciali, la cascata è aperta con orario prolungato.
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